Associazione
Tuxtla Gutierrez, Chiapas, Maggio 2016
Stop alla repressione contro la lotta pacifica degli insegnanti messicani
La Polizia Federale e Statale attacca gli insegnanti delle sezioni 7 e 40, che protestavano pacificamente, e i residenti delle circoscrizioni della capitale chiapaneca. Dagli elicotteri e da terra gli hanno lanciato contro gas lacrimogeni e proiettili di gomma. Il centro di Tuxtla Gutiérrez brilla come una zona di guerra.
Con barricate incendiate, con quanto è possibile i maestri e la società civile si difendono. Donne di casa escono con vaschette d’acqua, aceto e coca cola per aiutare gli insegnanti e la popolazione. Ci sono auto della Polizia Municipale che bruciano. La CNTE difende un blocco nel Parco Centrale contro un tentativo di sgombero. STOP alla REPRESSIONE contro la lotta pacifica degli insegnanti messicani.
Mobilitazione della CNTE
Membri del Coordinamento Nazionale dei Lavoratori dell’Educazione si sono mobilitati in vari stati della Repubblica. A Tuxtla Gutiérrez la protesta è sfociata in scontri. Nell’autostrada Messico Toluca, dei poliziotti hanno impedito, per un periodo di quattro ore, l’ingresso degli insegnanti a Città del Messico. Alla fine le autorità e i manifestanti sono giunti ad un accordo e i maestri sono entrati scortati nella capitale del paese.
I maestri della sezione 7 del Sindacato Nazionale dei Lavoratori dell’Educazione si sono scontrati con i poliziotti in una delle entrate a questa città. Il saldo dello scontro è di almeno un poliziotto e vari professori feriti. Il sindacato degli insegnati del Chiapas mantiene un picchetto dallo scorso 15 maggio per chiedere un dialogo con il governo, così come che sia eliminata le riforma dell’educazione.
Il Frente Refundacion sta raccogliendo le firme per presentare una petizione all'ONU affinchè venga istituita una Commissione Internazionale della Giustizia e della Verità in Messico (CIJUVEM) per investigare sui crimini e sulle azioni di corruzione che il governo messicano si rifiuta di punire.